La forza rituale per custodire la natura
di annuncio della comunicazione della parola
Dopo l'incontro formativo di Domenica 17 Novembre 2013, Mons. Alfredo Di Stefano, delegato diocesano dei diaconi permanenti, offre ai partecipanti alcune domande per continuare a riflettere a casa.
1. Quale
rapporto tra Rivelazione divina e liturgia della Parola?
2. Come
formarsi ed educare alla sacralità del libro e dell’ambone?
3.
La
liturgia della Parola nell’Antico Testamento:come proclamarla e farla
comprendere?
4.
La
liturgia della Parola nel Nuovo Testamento: come proclamarla per attualizzarla?
5.
Quale
il criterio della scelta delle letture nel Lezionario, quanti i volumi e le
edizioni presenti in parrocchia; come e dove sono custoditi?
6.
“Beato
colui che legge”. A quali condizioni precise può essere proclamata la Parola di Dio?
7.
Quale
il rapporto del Diacono con l’Evangelario? Come è portato in processione, dove
viene di solito collocato, con quali parole e gesti è circondato?
8.
È
cresciuta la sensibilità in parrocchia nell’ascolto e nella proclamazione della
Parola, grazie alla presenza del ministero diaconale? Come preoccuparsi di chi
e di come si proclamano le letture?
9.
Quale
il tuo esercizio dell’annuncio nella catechesi, predicazione, omelia? La tua
meditazione e preghiera personale attinge dalla Parola di Dio del giorno?
10. La
liturgia della Parola è una vera e propria liturgia: quando e perché?
Quale le tue esperienze e quelle nella
tua comunità parrocchiale?
P.S. Consultare per la propria verifica personale il Catechismo della
Chiesa Cattolica e i Documenti del
Concilio Vaticano II