Alcuni elementi in vista di Orientamenti
pastorali
Per questo è chiaramente emerso
negli incontri zonali, quasi a costituirne le radici di una pastorale a
servizio della comunione, nello scambio di ministeri e carismi, come sia
necessario che le comunità parrocchiali, prima di tutto gli operatori pastorali,
maturino un vero atteggiamento di ascolto e di attenzione alle persone, per cogliere
i problemi e le esigenze, come sia necessario riscoprire il significato vitale e gioioso del
messaggio cristiano e la vera identità della comunità ecclesiale,
ritrovare il gusto dell'appartenenza ecclesiale e della partecipazione
alla vita della comunità.
a) Nell'ambito della
comunione e partecipazione ecclesiale
1) Aspetti positivi: segni
di solidarietà e di accoglienza; esperienze di vita associativa (presenza di associazioni
sportive, ricreative, culturali);
presenza attiva del Consiglio Pastorale Parrocchiale; formazione e impegno
degli operatori pastorali.
2)
Aspetti problematici: atteggiamenti individualistici, concorrenziali;
crisi dell'unita familiare; individualismo religioso; atteggiamento di
delega.
3) Esigenze emergenti: promuovere
la vita comunitaria e una solida spiritualità e corresponsabilità ecclesiale; attivare
collaborazione concreta in alcuni ambiti della pastorale e per ciascuno di essi
costituire un gruppo di lavoro per elaborare progetti, promuovere l’attuazione
e verificare i risultati; reperire, dare fiducia e responsabilità ai
collaboratori laici, suscitando e accompagnando vocazioni ministeriali. Rivitalizzare
i Consigli pastorali parrocchiali, coinvolgendo in prima persona i presbiteri
perché tali consigli diventino luoghi di comunione, di progettazione e di
corresponsabilità. Vivere esperienze di comunione tra i gruppi di una
parrocchia e della zona. Feste, veglie di preghiera, incontri di
formazione, celebrazioni, etc… come momenti di comunione per aiutare a superare
la mentalità campanilistica ed a vivere concrete esperienze a livello zonale. Essere
vicini alle persone anziane sole; favorire la collaborazione con le parrocchie
vicine; partecipare alle iniziative pastorali della zona e della diocesi;
stabilire rapporti di collaborazione con le istituzioni pubbliche.
b) Nell'ambito
dell'accompagnamento e dell’educazione alla fede
1)
Aspetti
positivi: continuità degli itinerari di iniziazione cristiana; collaborazione
dei catechisti nell'educazione cristiana
dei fanciulli e ragazzi; animazione zonale della pastorale giovanile...
2)
Aspetti
problematici: esodo dalla
parrocchia della maggior parte dei giovani cresimati; mancanza di itinerari di
formazione cristiana degli adulti;
mancanza di animatori per giovani e adulti; indifferenza di tanti genitori nei confronti dell'educazione
cristiana dei figli.
3)
Esigenze
emergenti: promuovere iniziative di primo annuncio e di rievangelizzazione degli adulti:
Ø itinerario
per genitori che chiedono il Battesimo
per i figli: essi vanno aiutati a
riscoprirsi figli di Dio, membri della comunità cristiana, educatori dei figli nella
fede;
Ø itinerario per genitori coinvolti nell'iniziazione cristiana per i loro figli: è necessario aiutarli a scoprire
ciò che essi sono diventati grazie al matrimonio cristiano, a
rileggere la loro vita di coppia e di
famiglia come « storia di salvezza » e a esercitare il ministero di evangelizzazione.
a) itinerari a breve termine : incontri di catechesi nei tempi « forti»
dell'anno liturgico, per approfondire in tempi successivi i nuclei fondamentali
della fede cristiana, in stretto rapporto con i problemi della vita quotidiana;
incontri di riflessione e di preghiera legati a particolari espressioni della
religiosità popolare;
b) itinerari a lungo termine: incontri periodici lungo tutto l' arco
dell' anno, incentrati sui testi biblici della liturgia domenicale o su singoli libri della Bibbia o su temi
catechistici o su problemi di vita
quotidiana; incontri periodici di associazioni e di movimenti ecclesiali.
c)
catechesi al
popolo : incontri mensili, con momenti assembleari, in cui vengono approfonditi, di anno in anno, i
nuclei portanti del messaggio
cristiano, come sono articolati nel catechismo degli adulti o come sono
proposti dai piani diocesani;
d) gruppi biblici: per mettere al centro della riflessione la parola di
Dio scritta e propongono la lettura continua di singoli libri della Bibbia o l'
approfondimento dei testi biblici indicati dal lezionario festivo o l 'approfondimento di temi biblici (specifico
della Scuola di Formazione Teologica?);
e) centri di ascolto: riunendosi nelle case e aiutando gli adulti a mettersi in ascolto del Vangelo sono
occasioni per interpretare con esso la vita o mettersi in ascolto della vita per illuminarla
con il Vangelo; se sono condotti avanti con continuità e secondo un preciso
progetto pastorale, possono trasformarsi in
altrettante « comunità ecclesiali di
base » che rinnovano la parrocchia intera;
f) gruppi-sposi: aiutano gli sposi cristiani a prendere coscienza della loro vocazione e della loro ministerialità, a vivere i valori del matrimonio cristiano e la spiritualità
coniugale, a « lievitare » l'intera comunità ecclesiale e sociale;
g) associazioni e confraternite, movimenti
ecclesiali: di solito la catechesi
associativa ha il vantaggio di svolgersi all'interno di un
itinerario formativo globale, che prevede
una forte esperienza aggregativa, momento
della preghiera, la testimonianza di carità
e di promozione umana;
h) operatori pastorali: essi sono chiamati a percorrere un itinerario
formativo permanente, sia in ordine all'« essere », e al « sapere » che al « saper fare »; questo itinerario
li aiuta a maturare una fede più consapevole, intellettualmente più « abitabile » e orientata all'azione pastorale, a vantaggio di tutta la
comunità parrocchiale. Esperienze zonali a proposito vanno continuate e
rinnovate.
Questi
itinerari devono essere progettati con una triplice attenzione:
Ø
garantire progressione e continuità a chi li sta già percorrendo;
Ø assicurare la possibilità di « ingresso » a chi non li ha ancora
intrapresi;
Ø essere
ancorati strettamente all' anno liturgico e inseriti nel cammino dell' intera
comunità.
La scuola di Formazione Teologica può aiutare –sostenere- rendere
possibile alcune di queste speranze ed itinerari.
i) E’
necessario che la
Parrocchia formi dei cristiani adulti a diventare “catechisti
della strada”, capaci di accompagnarsi alla vita e alle vicende dei fratelli,
soprattutto in quelle situazioni vitali di gioia e di dolore, di speranza e di
attesa (nascita, innamoramento, malattia, morte, etc…) in cui si risveglia il
senso dell’esistenza e si ripropongono i grandi interrogativi della vita.
g) Educare i catechisti attraverso
la crescita, spirituale, umana ed ecclesiale e la comunità a riconoscerli non
come supplenti del Parroco, ma come “portavoci” della comunità stessa, in modo
che si sentano sostenuti dalla stima, dalla collaborazione e dalla preghiera
dell’intera comunità. A livello zonale e parrocchiale si può esprimere tale
attenzione.
c) Nell'ambito della celebrazione cristiana
1)
Aspetti
positivi: preparazione e
svolgimento accurato delle celebrazioni
liturgiche; animazione del canto liturgico da parte dei gruppi corali,
soprattutto giovanili; valorizzazione delle espressioni di pietà popolare.
2)
Aspetti
problematici: separazione tra
liturgia e vita; frequenza individualistica e abitudinaria di tanti
cristiani alle celebrazioni liturgiche;
elevato numero delle messe;
celebrazioni liturgiche asettiche e ripetitive.
3) Esigenze emergenti: curare la celebrazione comunitaria della domenica; valorizzare le espressioni della
religiosità popolare; educare alla preghiera; costituire il gruppo
liturgico; formare i lettori; educare la comunità all'ascolto dei testi biblici; preparare l'
omelia assieme a un gruppo di laici, ecc.
Ø
itinerario
per giovani e adulti, che devono
completare il processo di iniziazione cristiana e ricevere il sacramento della Confermazione: è importante aiutare questi giovani e adulti a fare una
scelta personale e consapevole della vita cristiana;
Ø itinerario
per fidanzati che chiedono di celebrare il sacramento del Matrimonio: essi
vanno aiutati a riscoprire Gesu’ Cristo come Via, Verità
e Vita del loro amore e della loro alleanza coniugale e a
diventare « sposi nel Signore ».
d) Nell'ambito della
carità e promozione umana
1)
Aspetti
positivi: espressioni di
solidarietà di fronte a situazioni di
bisogno; impegno dei volontari, diffusione di gruppi e associazioni,
presenza delle caritas parrocchiali; iniziative culturali diffuse per gli
adulti.
2)
Aspetti
problematici: fenomeni di
emarginazione e di devianza; solitudine di persone anziane; mancanza
di piena
cooperazione tra istituzioni educative e sociali.
3) Esigenze
emergenti: favorire l'attenzione alle situazioni di necessità , dentro e fuori la zona; coordinare le varie forme di volontariato presenti; suscitare attenzione ai problemi
sociali e culturali del territorio; formare all'impegno socio-politico,
attivazione della Città della carità
come luogo privilegiato per una testimonianza nel territorio, per una seria
risposta da dare al alcune fasce che si manifestano povere e quindi bisognose
di accoglienza e di accompagnamento: famiglie, minori, disabili… Ci si augura
che i lavori per l’utilizzo di tali spazi sia veloce per “organizzare” il
servizio da esprimere. C’è molta attesa e disponibilità!
Sora, 8 Giugno 2007
Don Alfredo Di Stefano
Vicario