È Natale! E la gioia di questo
giorno possa raggiungere i vostri cuori perché l’annuncio di questa nascita: “oggi
è nato per voi il Salvatore”, vuole farci sentire, non più soli e lontani, ma
vicini e vuole invitarci ad aprirci all’altro, all’incontro, alla comunione,
alla reciprocità, perché ovunque il seme
della pace e dell’amore portino frutti.
Soffocati hanno bisogno di riaffiorare!
Che cosa è il Natale?
Natale è fare esperienza del
dono. E’ Dio stesso che entra nella tua vita, per riempirla di gioia.
Dio dedica del tempo a te, ti
dice il suo amore, presentandosi nella natura umana di un bambino.
Ecco il dono: Dio nella persona
di Gesù!
Mentre nella vita tutto ha un prezzo, un
valore economico, ogni attività richiede un suo investimento, ogni azione
implica interessi, ogni relazione comporta un dare se vuoi ricevere e non
sempre le attese sono colmate, Dio si dona gratuitamente, perché le cose più
grandi nella vita sono gratuite.
Una cosa che paghi ha solo un valore legato al
tempo e con il passare del tempo viene svalutata, i beni, ogni bene materiale è
destinato a consumarsi, a corrompersi, a perdere il suo valore, Dio no, è
inalterabile nel suo significato e gratuito in tutte le sue manifestazioni,
fedele, di un amore eterno.
Perché noi non ce ne accorgiamo? Perché non diamo valore a ciò che è atto gratuito? Perchè non ci fa
riflettere il fatto che Dio non ci lascia, non ci abbandona e con il suo amore
continua ad accoglierci. Ci cerca, ci sollecita, ci scuote, usa qualsiasi
mezzo, si serve di ogni cosa – a volte anche usando le prove, gli eventi che
succedono nel mondo – per riaccendere quella scintilla di luce che è in noi e
che non muore mai, che si chiama amore- libero,
generoso, gratuito- per diventare anche noi un dono?
Troppo spesso crediamo di non avere bisogno di
questo dono!
La presunzione di voler essere
autosufficienti ci allontana dalla logica del dono. Noi siamo fatti per il
dono!
Natale è la stupefacente esperienza
del dono, che ci porta a fare spazio al principio di gratuità come espressione
di fraternità.
La gratuità è riconoscere che Dio si è fatto uomo ed è qui
fra noi, riconoscere l’amore di Dio fra noi e condividerlo con tutti.
Chi si è accorto di questo gioioso dono e l’ ha gustato?
Marco di otto anni, questa sera ha ricevuto molti doni e ha
promesso di essere più buono. I doni ricevuti sono sì il segno dell’affetto di
tutti coloro che ti vogliono bene, ma rappresentano anche qualcosa di più: il dono
fatto a tutti i bambini di una famiglia, di una casa, del necessario per
vivere.
Rappresentano anche quei doni che
attendono i bambini dell’Indonesia, della Palestina, dell’Africa e di tante
baraccopoli delle nostre città italiane, quei doni di sono stati privati gli
abitanti dell’Aquila, il dono di persone che non potranno più riabbracciare.
Ma chi si è accorto di questo gioioso dono e l’ ha gustato?
Antonio e Maria, marito e moglie che hanno deciso di non litigare
più, di smetterla di accusarsi a vicenda: “non capisci nulla, sei troppo
permissivo, sei troppo superficiale, irresponsabile, non sai come intervenire.
Guardando alla famiglia di Gesù e
pensando ai loro figliuoli, hanno finalmente sentito il desiderio di continuare
a stare insieme, perché è molto di più quello che si perde allontanandosi.
Il Natale, il Dio vicino, li ha incoraggiati e aiutati a dialogare, ad aver
fiducia l’uno nell’altro, ad
avere a cuore il loro matrimonio. Essi hanno imparato
ad ascoltarsi e hanno ritrovato la pace, comprendendo che una rottura non è la
soluzione.
Chi si è accorto di questo gioioso dono e l’ ha gustato?
Francesco di sedici anni, Marta di quattordici anni, Ugo di ventitrè
anni, Paolo di ventisette, giovani
che non si sono rassegnati a vivere da spensierati e con superficialità, ma
hanno deciso di credere nei valori forti, impegnarsi seriamente, dare il loro
tempo nel volontariato, vigilare sui momenti tumultuosi della vita e su quelli che fanno battere il cuore
forte, vivere con rispetto verso tutti e finalmente non fare più guerra al
mondo degli adulti, ma dialogare con loro e lottare insieme per i diritti di
tutti.
Chi si è accorto di questo gioioso dono e l’ ha gustato?
Infine Amalia e Marco, due pensionati che dinanzi a: “ non c’è più
posto per voi nella società”, con la mente ed il cuore pieni di tanti ricordi, ricchi
di esperienza, hanno deciso di mettersi a disposizione degli altri, certi di
poter continuare ad essere utili e alzarsi così ogni mattina di buon umore,
sapendo di continuare ad agire per dare speranza e gioia ai giorni futuri.
È Natale tutti i giorni, ma oggi
in modo particolare questo amore, guardando il Bambinello nella mangiatoia lo
senti, ti scalda il cuore, ti avvolge in un abbraccio.
Oggi egli è ancora più vicino: in
modo particolare a coloro che sentono l’amore, la pace, la speranza affievolite.
Egli dice: non sei solo, sono qui per te,
sono nato per te, per darti la felicità.
In questo giorno la grazia di Dio
è stata riversata su di noi e noi tutti l’abbiamo ricevuta: è la grazia di
essere figli, figli di Dio, ed è con questa certezza che oggi ritornando nelle
nostre case, nelle nostre famiglie, proveremo, sentiremo, qualcosa di diverso. Sentire il Natale, non è una bella favola per i bambini, ma la
risposta di Dio alla tua vita che cerca la pace!
Il futuro è di persone decise che sanno osare l’amore! Siate forti, opponetevi al declino dei valori, della
società, della famiglia, della chiesa e abbiate fiducia in ciò che è nuovo.
Facciamo sì che questa fiducia sia condivisa da molti. …
Auguri!