Il
percorso guidato inizia dall'arco di ingresso eretto dal vescovo Tomaso Guzoni
nel 1690; lungo la scalinata di 49 gradini, ancora sostruita da un'opera di
terrazzamento romana visibile all'interno del Seminario e della sala
"S.Tommaso", si possono osservare alcuni reperti relativi alla fase
romanica e gotica della chiesa: un grifone stiloforo in pietra del sec.XIV di
influsso toscano, un leone stiloforo in pietra del sec XIII , uno dei pochi
pezzi superstiti della decorazione romanica della chiesa distrutta nel 1229.
La base del campanile riutilizza un elemento architettonico con fregio dorico,
d'ignota provenienza. Il blocco, spezzato ai lati e capovolto, presenta una
decorazione articolata in tre metope scandite da triglifi piatti e lungi,
regulae e listello da cui pendono sei guttae di forma conica. Nelle metope sono
rappresentati, da destra, una margherita a dieci petali lanceolati e percorsi
da sottili nervature, con bottone centrale; un rosone scarsamente
caratterizzato costituito da due serie concentriche di larghi petali, inserite
l'una nell'altra e, un piccolo bottone centrale; una margherita, simile alla
prima.
Il fregio costituiva la trabeazione di un monumento funerario ed è un esempio frequente e ben documentato nella zona. La datazione risale alla fine dell'età repubblicana, all'epoca della seconda deduzione coloniale (intorno al 44 a.C.). Accanto, un rocchio di colonna del tempio romano di ordine tuscanico.