Da
questa cappella si accede ad un ambiente edificato nel '600 con materiale di
risulta, persino riutilizzando una cornice decorata dal rilievo di
una ghirlanda di foglie d'edera del sec. XIII. Da qui si perviene ad una
galleria coperta da volta a botte cementizia e con un muro laterale
in pietrame di fattura molto rozza.
L'altro fianco della galleria è costituito dalla muratura in opera quadrata visibile all'interno dietro l'altare.
La galleria fu costruita per proteggere dall'umidità la parete di fondo della chiesa e per contenere le spinte del terreno franato dal monte. Lo svuotamento, avvenuto durante la campagna di scrivi del 1978/79, ha permesso di scoprire che la modanatura a doppio cuscino continua anche sul lato corto posteriore del tempio, sicuramente perché anche questo lato si offriva alla vista e alla frequentazione; inoltre, che la galleria è sorta su un banco di terreno franato trascinando dall'alto reperti più antichi (blocchi squadrati, rocchi di colonna scanalati ed intonacati, elementi architettonici sagomati, antepagmenta, cioè terracotte di rivestimento, con decorazione a palmette).
Sull'architrave della porta, l'iscrizione THOMASO GUZONI 1689 ricorda l'ampliamento della Sacrestia in questo periodo.
Sul
pavimento, una delle iscrizioni volute dal Vescovo Iannotta (1912), a
testimonianza dei restauri avvenuti durante la sua epoca.