Il gruppo coordina e anima la risposta concreta ai
bisogni e alle necessità del territorio esprimendo l'AMORE PREFERENZIALE PER
I POVERI.
UNA
LINEA D'AZIONE: LA COMUNITÀ SOGGETTO DEL VANGELO DELLA CARITÀ
Premesso che la carità non è soltanto l'opera di
umanità o di filantropia (che accomuna i cristiani a tutti gli uomini), cia
siamo soffermati a considerare la nostra risposta al dono di Dio della carità.
la nostra vita personale e quella della comunità cristiana dovrebbe essere il
segno trasparente della realtà del Regno di Dio che ci viene offerto e che noi
dobbiamo far venire insieme agli uomini. Si tratta quindi non semplicemente di
"fare la carità" ma diessere consapevoli di una chiamata e di un
progetto di Dio che dobbiamo annunciare e realizzare.
Quali sono le condizioni perché si passi dal
negativo al positivo, cioè come la comunità parrocchiale può diventare soggetto
attivo di carità?
Non basta che in parrocchia operi qualche gruppo di
volontariato, non basta che ci siano comunità religiose con servizi
assistenziali, non bata che si facciano collette per emergenze e calamità. È
necessario che la cultura della cartià (mentalità di
comunione) sia promossa sempre e con tutti i mezzi a disposizione. Quali sono?
Anzitutto le celebrazioni (omelie, preghiera
universale, raccolte, ecc.) poi la catechesi, specialmente
quella in preparazione ai sacramenti (ai genitori per il battesimo dei figli,
prima comunione, cresima, preparazione al matrimonio, invito al risparmio e
aiuto ai poveri). Bisogna far funzionare gli strumenti di partecipazione e di
comunione quali i Consigli Pastorali, ecc.
Siamo ancora del tutto scoperti sul piano
dell'impegno per la giustizia e per la difesa dei diritti dei più deboli:
occorre l'educazione a diventare coscienza critica di fronte alle istituzioni.
Viene ricordato l'impegno degli insegnanti di
religione.
UNA CONVERSIONE: DI FRONTE ALLE NUOVE POVERTÀ (TERZOMONDIALI, ALCOLISTI, TOSSICODIPENDENTI, ECC.) SI AFFERMA LA NECESSITÀ DELLA CATECHESI PER IL CAMBIAMENTO DI MENTALITÀ DI FRONTE AL "NUOVO"
Visto che da più parti si ritiene che l'emergenza
più preoccupante ora sia quella della famiglia, si considera favorevolmente
l'impegno della Diocesi per i dua centri di ascolto e di aiuto che sorgeranno a
Sora e a Pontecorvo.
UN IMPEGNO: ESPERIENZA DI COMUNIONE
Sul piano degli strumenti, si
conviene che è necessario portare avanti il rinnovamento della Caritas
parrochiale. Bisogna spiegare bene il rapporto tra Caritas ed organismi,
movimenti, associazioni, istituti caritativi. Bisogna evitare i due estremi. da
una parte ci si azzuffa perché si vogliono fare in tanti le stesse cose,
dall'altra non c'è niente e nessuno. Nell'ambito della Consulta degli enti e
associazioni caritative di cui allo Statuto della caritas si dovranno
individuare gli ambiti di competenza e di intervento e il coordinamento di
tutta l'azione caritativa della Chiesa locale.
Emerge il problema della qualificazione e
abilitazione dei gruppi di volontariato e di operatori pastorali in genere.