“Con il sacramento del matrimonio, gli sposi cristiani esprimono, nel segno la loro partecipazione al mistero dell’ unità e dell’amore tra Cristo e la Chiesa”.
Il sacramento, quindi, presuppone ed esige la fede. momento culminante della celebrazione è la Parola di Dio che dà risalto all’importanza del matrimonio cristiano nella storia della salvezza. Il rito diventa il momento centrale in cui si celebra Cristo sposo della Chiesa su cui è esemplato il matrimonio cristiano.
Il sacramento, quindi, presuppone ed esige la fede. momento culminante della celebrazione è la Parola di Dio che dà risalto all’importanza del matrimonio cristiano nella storia della salvezza. Il rito diventa il momento centrale in cui si celebra Cristo sposo della Chiesa su cui è esemplato il matrimonio cristiano.
Si impone allora che la celebrazione del matrimonio sia considerata sempre più l’atto liturgico per eccellenza al quale si deve dare massimo onore e che anche ciò che esteriormente lo abbellisce, sia degno e consono al luogo e all’azione sacra che vi si svolge.
1.- PARTECIPAZIONE ALL’ITINERARIO DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO.
Nel calendario zonale vengono proposte, ogni anno, le date e i luoghi.
2.- REPARAZIONE DEI DOCUMENTI
Nella parrocchia di lei o di lui per il processetto matrimoniale e le pubblicazioni.
3.- MUSICA E CANTO
La musica e il canto, durante le celebrazioni liturgiche, non sono momenti di esibizione artistica, né devono consentire motivo di distrazione, anzi devono favorire l’ intensità della partecipazione spirituale. Il canto è la parte integrante della celebrazione.
Per questo motivo i canti devono essere strettamente liturgici e non tratti da repertori profani. In particolare non si può consentire l’ esecuzione della varie Ave Maria di Schubert, Gavotte, Valzer, minuetto e altri movimenti di danza.
Per la scelta e l’ esecuzione di musiche e di canti si consulti in tempo opportuno il Parroco.
4.- ADDOBBO
In conformità alla nobile semplicità della liturgia romana, si consente il seguente ornamento:
Fiori accanto agli sposi;
Fiori all’altare e all’ambone;
Sono proibiti fiori lungo tutti i banchi;
L’inginocchiatore per gli sposi e sgabelli per i testimoni;
Per problemi tecnici non è consentito la guida tra i banchi, solo nello spazio del banco degli sposi.
5.- FOTOGRAFIE
Il fotografo, consultando precedentemente il parroco, può riprendere i momenti più significativi del rito, secondo le indicazioni prescritte a livello diocesano per loro. È vietato usare supporti e luci ausiliari rispetto a quelle delle fotocamere e cineprese. Gli strumenti di lavoro siano depositati in sacrestia e non sotto le scale o nel presbiterio, lo stesso cambio dei rollino avvenga in sacrestia, i movimenti siano fatti con discrezione e si eviti di chiacchierare con i collaboratori nei momenti di pausa.
A conclusione della celebrazione sono consentite solo le foto delle firme, tutte le altre possono essere fatte fuori dalla chiesa, quella con tutti i parenti lungo la scalinata.
6.- SALUTI
È conveniente che i saluti con gli invitati avvengano fuori dalla chiesa, perché si conservi il raccoglimento necessario e il luogo sacro non si trasformi in una piazza.
7.- ALTRE NORME
Dopo le firme gli sposi, senza attese prolungate, seguiti dal corteo nuziale, usciranno solennemente dalla chiesa mentre il suono dell’ organo li accompagna festosamente. Per rispetto al momento e alle persone si chiede di non gettare confetti e riso dinanzi la chiesa e per tutta la scalinata.
8.- OFFERTE ALLA CHIESA
Per ovviare chiacchiere e situazioni incresciose, l’offerta viene stabilita, come da norme di Curia,in € 150.00. Comunque,si rimane aperti ed attenti alle necessità di ciascuno, come alla generosità che ognuno vorrà esprimere.
1.- PARTECIPAZIONE ALL’ITINERARIO DI PREPARAZIONE AL MATRIMONIO.
Nel calendario zonale vengono proposte, ogni anno, le date e i luoghi.
2.- REPARAZIONE DEI DOCUMENTI
Nella parrocchia di lei o di lui per il processetto matrimoniale e le pubblicazioni.
3.- MUSICA E CANTO
La musica e il canto, durante le celebrazioni liturgiche, non sono momenti di esibizione artistica, né devono consentire motivo di distrazione, anzi devono favorire l’ intensità della partecipazione spirituale. Il canto è la parte integrante della celebrazione.
Per questo motivo i canti devono essere strettamente liturgici e non tratti da repertori profani. In particolare non si può consentire l’ esecuzione della varie Ave Maria di Schubert, Gavotte, Valzer, minuetto e altri movimenti di danza.
Per la scelta e l’ esecuzione di musiche e di canti si consulti in tempo opportuno il Parroco.
4.- ADDOBBO
In conformità alla nobile semplicità della liturgia romana, si consente il seguente ornamento:
Fiori accanto agli sposi;
Fiori all’altare e all’ambone;
Sono proibiti fiori lungo tutti i banchi;
L’inginocchiatore per gli sposi e sgabelli per i testimoni;
Per problemi tecnici non è consentito la guida tra i banchi, solo nello spazio del banco degli sposi.
5.- FOTOGRAFIE
Il fotografo, consultando precedentemente il parroco, può riprendere i momenti più significativi del rito, secondo le indicazioni prescritte a livello diocesano per loro. È vietato usare supporti e luci ausiliari rispetto a quelle delle fotocamere e cineprese. Gli strumenti di lavoro siano depositati in sacrestia e non sotto le scale o nel presbiterio, lo stesso cambio dei rollino avvenga in sacrestia, i movimenti siano fatti con discrezione e si eviti di chiacchierare con i collaboratori nei momenti di pausa.
A conclusione della celebrazione sono consentite solo le foto delle firme, tutte le altre possono essere fatte fuori dalla chiesa, quella con tutti i parenti lungo la scalinata.
6.- SALUTI
È conveniente che i saluti con gli invitati avvengano fuori dalla chiesa, perché si conservi il raccoglimento necessario e il luogo sacro non si trasformi in una piazza.
7.- ALTRE NORME
Dopo le firme gli sposi, senza attese prolungate, seguiti dal corteo nuziale, usciranno solennemente dalla chiesa mentre il suono dell’ organo li accompagna festosamente. Per rispetto al momento e alle persone si chiede di non gettare confetti e riso dinanzi la chiesa e per tutta la scalinata.
8.- OFFERTE ALLA CHIESA
Per ovviare chiacchiere e situazioni incresciose, l’offerta viene stabilita, come da norme di Curia,in € 150.00. Comunque,si rimane aperti ed attenti alle necessità di ciascuno, come alla generosità che ognuno vorrà esprimere.