RITI DI INTRODUZIONE DELLA CHIESA STAZIONALE
1.
Quando il popolo si è riunito
nella Chiesa stazionale il Vescovo saluta la comunità:
Nel
nome del Padre
e
del Figlio
e
dello Spirito Santo.
R/. Amen.
La
misericordia del Padre,
l’amore
del Verbo incarnato,
e
la comunione dello Spirito Santo
sia
con tutti voi.
R/. E con il tuo Spirito.
2.
Quindi il Vescovo si rivolge
al popolo con queste parole:
Fratelli e sorelle, giovedì scorso
il papa Benedetto XVI ha aperto l'Anno della fede. È un invito rivolto a
ciascuno di noi che siamo qui, a percorrere di nuovo e con entusiasmo, il
pellegrinaggio della fede iniziato nel giorno del nostro battesimo. Anche nella
nostra comunità diocesana iniziamo questo particolare tempo di riflessione.
Vogliamo scoprire più profondamente la grazia battesimale che ha fatto di tutti
noi i famigliari di Dio. Desideriamo metterci sulle orme del nostro Salvatore
per offrire a tutti gli uomini un cammino di salvezza e di liberazione.
Ora ci incamminiamo
verso la Chiesa Cattedrale e con il canto delle litanie, confessiamo la nostra
fede, attraverso la testimonianza di uomini e donne che ci hanno comunicato la
bellezza della esperienza di credere in Dio, adorato nel profondo del loro
cuore, che chiama anche noi alla comunione con Lui.
3.
La processione si snoda con il
canto delle litanie, unendo alla classica litania alcuni testimoni della fede
della Chiesa locale.
INGRESSO NELLA CATTEDRALE
4.
Arrivati dinanzi la porta
della Cattedrale (chiusa ed adornata di fiori) – “la porta della fede” – si
canta la seguente antifona:
ANTIFONA CANTATA
Io
sono la porta, dice il Signore
chi
passa per me sarà salvo
entrerà
e uscirà e troverà pascolo (Gv 10,9).
5.
Terminata l’antifona, la
processione riprende il cammino verso l’altare: procedono il turibolo, la croce
e i candelieri, segue il Vescovo con il libro dei Vangeli, i ministri e i
fedeli. Nel frattempo si canta:
L’inno del Giubileo del 2000 (o
un altro canto)
6.
Il Vescovo, arrivato alla
sede, dice l’atto penitenziale con l’aspersione dei fedeli con l’acqua benedetta,
a ricordo del battesimo, quale inizio del cammino della fede.
Fratelli
e sorelle, ora abbiamo
bisogno di rinnovare in noi la grazia del battesimo. Nel ricevere quest’acqua
benedetta, facendo il segno della nostra comune fede, cioè il segno della croce,
manifestiamo il nostro desiderio di intraprendere, noi per primi, questo
cammino, chiedendo a Dio la grazia del perdono.
7.
Il Vescovo asperge
l’Assemblea, quindi, tornato alla sede e terminato il canto, rivolto al popolo
dice:
Dio onnipotente ci purifichi dai
peccati,
e per questa celebrazione eucaristica
ci renda degni di partecipare alla mensa del
Suo regno.
Amen
LITURGIA DELLA PAROLA
8.
La scelta cadrà sul giorno
stabilito per l’apertura dell’Anno della Fede.
Omelia
Consegna del Credo
9. Dopo l’Omelia il Vescovo introduce i fedeli con queste parole:
L'Anno della fede rinvia al Credo
quale professione pubblica della nostra fede. Sin dalle origini della Chiesa,
esso veniva consegnato agli adulti che si preparavano a ricevere il battesimo.
Durante un'apposita celebrazione i catecumeni ascoltavano per la prima volta il
sacerdote che recitava il Credo e poi dovevano impararlo a memoria per
riconsegnarlo, cioè professarlo pubblicamente, durante un'altra celebrazione.
Il Santo Padre ci invita a riflettere sul testo del Credo e sui contenuti a cui
rimanda. Adesso io vi consegno il Simbolo della nostra fede. D'ora in poi cercate di impararlo a memoria, di ripeterlo nella preghiera
quotidiana per poi testimoniarlo con la propria vita.
10.
Il Vescovo consegna il testo
del Credo ad alcuni membri della Comunità.
11.
Terminata la consegna, il
Vescovo inizia la comune recita del Credo.
Il credo
12. Dopo la recita del credo si termina con la seguente preghiera:
Preghiera
Dio, nostro Padre, ti preghiamo:
dona a tutti i tuoi figli di accogliere la grazia della fede nel cuore
rinnovato, perché sappiano riconoscere Te, il solo Dio, e colui che tu hai
mandato: Gesù Cristo.
Fa’ che si lascino guidare dal tuo Spirito
Santo nel percorso di tutto quest'anno così da progredire sul cammino della
fede con cuore gioioso ed essere per i loro fratelli e sorelle testimoni del
tuo amore attirando a te nuovi figli.
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.
Preghiera dei fedeli
13.
Il Vescovo dalla sede guida la
preghiera dei fedeli:
Fratelli carissimi, invochiamo lo
Spirito Santo che proviene dal Padre e dal Figlio, perché accompagni il cammino
spirituale della Chiesa nell'Anno della fede.
R/. Manda il tuo Spirito, o Signore.
Perché
la Chiesa, radunata dallo Spirito Santo insieme con il nostro papa Benedetto
XVI nel Sinodo dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione, e tutti i presbiteri e
i diaconi, cresca nell'unità della fede fino alla venuta di Cristo. Noi ti
preghiamo.
R/.
Per
Sua Eccellenza Mons. Adriano Bernardini che presiede la nostra Eucaristia
e condivide la fede della nostra
comunità, perché come l’apostolo Luca, sia fedele alla missione affidatagli
dalla Chiesa. Noi ti preghiamo.
R/.
Per
la nostra Chiesa locale che attende in preghiera la nomina del nuovo Vescovo:
il Signore ce lo doni secondo il suo cuore,
ricco di sapienza e di umanità, pastore attento alla vita spirituale del
nostro popolo, chiamato a vivere nello Spirito autentico della comunione,
irrobustendo e purificando la fede nel Signore. Noi ti preghiamo.
R/.
Perché
tutti i laici impegnati in varie forme della vita pastorale, diventino
discepoli testimoni del tuo Vangelo. Noi ti preghiamo.
R/.
Perché
tutti i membri della nostra società, che non conoscono o non vogliono conoscere
Gesù Cristo, possano trovare la grazia della vera conversione.
Noi
ti preghiamo.
R/.
Perché
le nostre famiglie abbiano il coraggio di vivere quotidianamente la fede. Noi
ti preghiamo.
R/.
O Dio, che hai riversato lo Spirito
Santo sugli apostoli, e per mezzo di essi e dei
loro successori hai voluto trasmetterlo a tutti í membri della tua Chiesa,
donaci di essere sempre fedeli testimoni della tua parola. Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.
14. Segue la Celebrazione Eucaristica come di consueto.
15. (A conclusione della celebrazione, dopo l’orazione, davanti
all’altare dedicato al Santo).
O Dio, gloria e corona dei Santi,
che nei tuoi servi fedeli riveli la
luce della Tua bellezza
e comunichi il calore della Tua
bontà,
noi ti preghiamo per intercessione
del Tuo Santo Martire Giuliano.
Questa nostra comunità ecclesiale,
ripone nella Sua intercessione
fiducia di protezione e di
sostegno,
lo invoca come amico e fratello,
lo venera come testimone della fede
in questo territorio,
come esempio e modella di vita.
Il Tuo martire Signore,
ci guidi nel cammino della fede;
ci insegni la testimonianza
coerente e coraggiosa;
ci accompagni nella via che conduce
a Te,
nella fedeltà al Vangelo e nella
comunione
alla Tua Chiesa.
Sostenga Egli i giovani,
perché siano forti nel bene,
coraggiosi nella vita,
fedeli negli alti ideali come lo fu
Lui, San Giuliano,
che seppe affrontare il martirio e
donare la vita
per non tradire la fede che portava
nel cuore.
Benedica questa nostra città di
Sora
e le conceda prosperità, serenità e
pace:
il coraggio della speranza,
l’impegno nella carità e nella giustizia.
A tutti doni infondi la sapienza
della croce,
che ha illuminato il tuo martire
Giuliano
perché fortificati dal suo esempio
aderiamo pienamente al Cristo e
collaboriamo nella Chiesa
alla redenzione del mondo
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.
16. (Cortile Episcopio a conclusione).
O Dio, che hai affidato la cura pastorale
della Chiesa di Sora – Aquino – Pontecorvo,
a tutti i Vescovi che ora contemplano il tuo volto,
e che nel passato hanno guidato
con amore e fedeltà, questa Chiesa
locale,
accoglili nella dimora eterna,
perché insieme alla nostra
gratitudine
ricevano il premio delle loro
fatiche apostoliche.
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.