Il
centro della formella è dominato da una tunica ripiegata alla buona, un esiguo
bottino affidato a favore del dado.
Su
di esso il dado schizza come su un tavolo; schizza il dado dalla mano che, da
destra in basso entra nell'area di rappresentazione.
Ci
sono altri tre figuri, intorno a un cerchio, eccitati. In alto si staglia la
gobba del Golgata, spettrale, sormontato da due crocefissi (i due ladroni), e,
in mezzo, una terza croce, vuota.
Nella
scena non compare il Cristo, denudato. Non può esserci posto nella scena della
mente dell'uomo, per un Dio denudato.
Il
paludamento è un archetipo di regalità. Un re privato del suo paludamento è
privato della sua regalità e quindi del suo regno.
Ma
il regno di Cristo non è di questo mondo.