Gesù
è piegato nel corpo, genuflesso sotto la croce che punta in alto. La strada
verso il Golgata è lunga e tortuosa. In qualche modo il Golgata ci ricorda
Monte San Casto, irsuto e petroso, sormontato dal diruto castello. Da sotto i
piedi del Cristo i lastroni, sconnessi, vacillano come le verità degli uomini e
segnano la via della sofferenza.
Ai
lati la vegetazione è bassa e selvaggia, come i futili beni del consumismo che
costeggiano la nostra vita.
Nel
cielo, alto, il vento aduna lembi di inquiete nubi. Una lucertola, timida,
negletta, sbuca da una fessura, come un timido segnale, percettibile appena,
dalle crepe buie della nostra coscienza, per dirci che è tempo di nuova vita,
per dirci: Guardate la Primavera che passa.