“IN FINES TERRAE”
MESSAGGIO ALLA CHIESA DI DIO CHE
E’ IN SORA-AQUINO-PONTECORVO
“scelti secondo il piano
stabilito da Dio Padre,
mediante lo Spirito che
santifica,
per obbedire a Gesù Cristo e
per essere aspersi dal suo sangue:
a voi grazia e pace in
abbondanza” (1Pt 1,2).
La Chiesa, tenda dei credenti, nasce dalla
stupenda opera della Trinità, opera di elezione del Padre, di santificazione
dello Spirito, e di obbedienza a Gesù Cristo che per essa sparge il suo sangue,
segno supremo dell’Amore.
Per questo suo Amore, il “Pastore grande delle
pecore” (Ebr 13,20) sceglie coloro che sono chiamati a guidare il suo
Gregge, con fedeltà e perseveranza, predicando il Vangelo, “non con sapienza
di parole, perché non venga resa vana la croce di Cristo” (1Cor 1,17), ma
con la fiducia nell’opera della Grazia, perché è “solo Dio che fa crescere”
(1Cor 3,7).
La provvidenza di Dio, attraverso il Santo Padre
Benedetto XVI, al quale rinnovo il mio atto di filiale docilità, affida alla
mia povera persona la diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo come la Sposa di Cristo
da custodire nella fedeltà dell’amore, nella purezza della fede, e nella
santità della speranza. Il Signore mi manda tra voi, senza conoscerci:
contemplando il mistero dell’unità della Chiesa, ci conforta la parola
dell’apostolo Paolo:“Voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete
concittadini dei santi e familiari di Dio” (Ef 2,19).
Carissimi, in quest’ultimo anno ho svolto il mio
ministero nella Basilica-Santuario di Santa Maria di Leuca, dove la Madonna è
venerata con il prezioso titolo di “S. Maria de finibus terrae”,la Donna
che è al di là di ogni confine, non conosce frontiere, guarisce solitudini e
divisioni. Sono felice di poterla venerare anche con altri bellissimi titoli
nei tanti luoghi mariani della nostra Diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo, a voi
molto cari, e spesso ricchi di antiche e venerabili tradizioni popolari. Sotto
il materno e amorevole sguardo di Maria, Stella dell’evangelizzazione,
percorreremo uniti i sentieri della santità, quale “misura alta della vita
cristiana ordinaria” (TMI 31).
Vengo a voi, carissimi, nel cuore dell’Anno della
fede, quale servitore della vostra fede e “collaboratore della vostra gioia”
(cfr. 2Cor 1,24). Il mio unico desiderio è che Dio, per mezzo di Gesù Cristo, “vi
renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando
in voi ciò che a lui è gradito” (Ebr 13,21). Sono chiamato ad
affiancare e sostenere i passi della nostra Chiesa particolare con la passione
del cuore e con l’intelligenza della mente. Coraggio! E’ una grande grazia
portare l’uomo a Dio e donare Dio agli uomini, convinti che la dignità
dell’uomo senza Dio svanisce.
Desidero ora rivolgere, con particolare stima e
gratitudine, il mio cordiale saluto a S. E. Mons. Filippo Iannone, S. E. Mons.
Luca Brandolini, S. E. Mons. Lorenzo Chiarinelli, Vescovi emeriti della
Diocesi; ed esprimo il mio sincero apprezzamento e ammirazione a mons. Antonio
Lecce, per il servizio reso alla nostra Chiesa quale Amministratore diocesano.
Ringrazio voi Sacerdoti,
Diaconi, Consacrati e Consacrate, Operatori pastorali e fedeli laici; a tutti
chiedo di aiutarmi, in spirito di comunione e di fraternità, per lo svolgimento
del mio ministero senza risparmio di energie fisiche, intellettuali e
spirituali.
Rivolgo il mio fraterno abbraccio ai più poveri,
agli ammalati, agli anziani, alle persone provate dalla triste morsa della
disoccupazione. Con particolare fiducia penso a voi, cari giovani, ai vostri
sogni e ideali, progetti e delusioni, alla vostra voglia di impegnarvi per
costruire, per sperare, per cambiare in meglio una realtà sociale spesso
degradata e deludente. Starò al vostro fianco con particolare vigore, perché la
forza della fede in Gesù Cristo faccia esplodere e valorizzare le vostre
migliori energie, e vi auguro di poter giungere anche alla felice scoperta di
poter appartenere a Cristo in tutto e per sempre, come suoi discepoli.
Saluto con profondo rispetto le Autorità civili e
militari, impegnate nel servizio e nella tutela del bene condiviso, e della
promozione di ogni comunità.
Ci affidiamo all’intercessione di Maria
Santissima di Canneto, di S. Restituta, di S. Tommaso d’Aquino e di S. Giovanni
Battista. Mi consegno alle vostre preghiere, mentre con tutto il cuore vi
benedico.
S. Maria di Leuca, 25 gennaio 2013
Festa
della Conversione di S. Paolo
+ Gerardo
Antonazzo