Carissimi giovani,
nel mio viaggio in Terra Santa vi ho pensato molto.
Nella visita di quei luoghi ove s'incontrano religioni e culture diverse ho
riflettuto molto sul senso del tempo e della storia.
Che cosa ne abbiamo fatto di questa straordinaria
vicenda umana? Il tempo che è passato e che noi abbiamo costruito cosa ci ha
insegnato? L'orizzonte del nuovo millennio che noi vogliamo consegnarvi quale
significato della vita ci suggerisce?
Guardando noi adulti, forse percepite un senso di
pessimismo e di sfiducia, forse avvertite stanchezza e confusione.
Vi chiederete: dov'è la responsabilità per un mondo
senza guerre, soprusi, violenze; dov'è la fedeltà per relazioni durature e
vincoli sponsali; dov'è l'amore per educare con chiarezza e correggere con
fermezza?
Dove sono "spazi d'incontro" come risposta
alla grande esigenza d'essere ascoltati?
Uno di voi ha scritto su una parete: "nessuno
vuole ascoltarmi!"
Vi abbiamo forse delusi perché fate fatica a trovare
chi ha tempo per ascoltarvi e aiutarvi a valorizzare il senso di pienezza che
vi portate dentro?
Dinanzi alla chiesa poi le vostre domande si
moltiplicano e i perché si confondono tra amarezze e delusioni, tra malintesi e
disagi.
Vorrei a questo punto proporvi tre orizzonti:
Ridiamo al mondo la sua bellezza
Il mondo ha una sua bellezza nascosta, ma ha bisogno
di me e di te perché riemerga sempre il suo volto, perché attraverso l'opera di
noi adulti e di voi giovani, della nostra esperienza e della vostra passione,
della nostra maturità e della vostra libertà, delle nostre certezze e della
vostra creatività, quel mondo creato da Dio, un mondo di pace e di vere
relazioni, si instauri anche tra di noi.
Il nuovo millennio ha bisogno che mettiamo insieme
tutte le nostre disponibilità perché riemerga quella bellezza che ha
affascinato la vita di molti, rendendola ricca e aperta alla luce e alla
verità.
Ridiamo alla nostra vita la sua bellezza
Tutti siamo belli! La bellezza è la dimensione
interiore di una persona, che vale non per quello che ha, ma per ciò che è. Noi
tutti abbiamo dovuto accettarci, amarci, impegnarci a far emergere tutto il
positivo che Dio aveva messo nei nostri cuori, trasformando limiti e debolezze,
e ancora l'opera non è compiuta. È bello vivere; è bello far parte di un
gruppo, è bello cantare e giocare insieme; è bello fare qualcosa insieme per
gli altri, è bello correre e tendere la mano verso qualcuno; è bello pensare al
proprio futuro e costruirlo nella libertà, lontani dalle varie forme di
dipendenze; è bello saper scegliere e non lasciarsi confondere da chi vuole
proporti altro, senza avere rispetto dei tuoi tempi. Dio ti ha dato un
cuore e Lui vuole rendere la tua vita più bella, fidati di Lui, ascoltalo,
cercalo, pregalo, Egli saprà rinnovare il tuo cuore e farti, giorno dopo
giorno, più bello. Il nuovo millennio richiede questo cuore nuovo per fare più
bella la nostra vita. Aiutiamoci: tu puoi insegnarmi molto e forse anch'io
posso donarti qualcosa.
Ridiamo alla chiesa la sua bellezza
Una istituzione che ha tanti anni potrebbe sembrare
vecchia e fuori tempo, potrebbe non poter dire più nulla. Ti assicuro che non è
così, essa vive ancora, è come un "porto", in cui tu puoi fermarti
quando vuoi, prima, durante, dopo le navigazioni della vita. È un porto dove
ritroverai la pace, dove potrai incontrare qualcuno che ti ascolta, una persona
amica, dove potrai condividere le tue gioie e le tue fatiche, dove potrai
riprendere le energie necessarie per il cammino lungo e faticoso della vita.
Essa è sempre lì, e il fatto che ha tanti anni la dice lunga , perché niente
può resistere agli interrogativi e alle domande degli uomini, se non fosse
capace di dare qualcosa, sarebbe già stata spazzata via dalle maree e dalle
tempeste e ti assicuro che ce ne sono state tante. È lì perché rende presente
Gesù e Gesù può così continuare ad accogliere e a parlare al tuo cuore.
È bella la chiesa perché è Gesù che la purifica, la
trasfigura, la rinnova, ed è sempre giovane, nonostante i suoi anni. Il nuovo
millennio ha bisogno di una Chiesa giovane e bella: costruiamola insieme,
eliminando dal suo volto qualche macchia e qualche ruga.
Per questo ho voluto scriverti, perché desidererei
insieme con te entrare nel mistero della bellezza e della storia e del tempo.
La parrocchia ha un gruppo di giovani che seriamente
cerca di fare un cammino, vieni, ti aspetto per farti conoscere questi
straordinari e "belli" amici.
Gli appuntamenti della prossima visita pastorale e
quelli del Giubileo, mi auguro incontrino la tua attenzione e la tua
disponibilità perché solo insieme possiamo rendere più bella la nostra vita, il
nostro territorio, la nostra Chiesa.
Il Parroco
Don Alfredo Di Stefano