Usciti
dalla chiesa e dopo aver attraversato il piazzale antistante il Vescovado e il
Seminario, e quindi il monumentale fornice d’ingresso eretto alla fine del sec.XVI,
sulla destra si staglia la loggia delle Benedizioni, documentata già in una
litografia del 1702, di cui un pessimo restauro nasconde l’originaria tessitura
muraria.
Sopravvive
alla cementificazione una coppia di vasche semiconiche sovrapposte e di
grandezza decrescente ornate da elementi a forma di conchiglia, che
raccoglievano l’acqua zampillante da un mascherone.