Carissime,
in occasione dell’inizio del tempo liturgico
Avvento-Natale, siamo invitate a viverlo, soprattutto nell’Anno della Fede, con
“nuovo ardore”. Sono convinto, nel nostro impegno pastorale della catechesi e dell’educazione
dei fanciulli e della formazione alla vita cristiana delle famiglie e degli
adulti, che i tempi sono difficili.
Benedetto XVI ai giovani di Madrid diceva: “Si
constata una sorta di eclissi di Dio, una certa amnesia, se non un vero rifiuto
del cristianesimo e una negazione del tesoro della fede ricevuto”.
E noi, nonostante le difficoltà, siamo chiamati,
come l’apostolo Pietro, a “prendere il largo” e a dire: “Sulle tue parole,
Signore, getteremo le reti”.
Cosa significa per noi questo?
Bisogna
cercare nuovo metodi e nuove forme espressive !
La catechesi ha bisogno di un “supplemento
d’anima”, evitando una gestione di incontri che, senza colpa di nessuno, non è
più in grado di trasmettere la fede e di nutrirla.
Abbiamo visto più volte come la catechesi
dell’iniziazione cristiana non riesce a far incontrare e vivere Cristo ai
nostri ragazzi. I percorsi di preparazione al matrimonio faticano a formare
famiglie cristiane. Le feste ed i vari momenti in comunità e le tante devozioni
religiose si riducono spesso a momenti di aggregazione e di emozione religiosa,
ma difficilmente diviene nutrimento alla fede e invito alla testimonianza.
Vi esorto, per quanto vi è possibile e nel vostro
ambito, a interrogarvi e a trovare insieme nuovi metodi e nuove forme
espressive che rispondono alle attese ed alla sete del Dio presente, anche se
in modo implicito, nel cuore dei nostri fanciulli.
Vorrei invitarvi ad una “creatività catechetica” ,
che è fatta di fiducia in Colui che viene in mezzo a noi in questo
Avvento-Natale, che nella Chiesa ha sempre sostenuto la creatività dei fedeli.
Ma la creatività nasce dalla formazione e dalla
partecipazione ad incontri che sanno sostenere una fede solida e robusta (vi
ricordo quelli già iniziati dei nostri “lunedi
della fede”), che solo possono infondere a ciò che facciamo la vita e a
dare anima al nostro servizio di catechesi.
L’orizzonte della speranza che caratterizza il
tempo liturgico di Avvento-Natale, richiede atteggiamenti profondi, ci parla di
vigilanza, ci esorta ad entrare nella preghiera, per una relazione autentica
con Gesù che lascia il segno e trasforma la nostra esistenza, in attesa del Suo
ritorno.
I nostri fanciulli, con le loro famiglie, attendono
la novità di un Dio che porti gioia e pace, frutti non magici, che piovono da
soli dall’alto, ma il prodotto di una conversione sincera, nella qualità della
nostra vita verso gli altri e nella qualità della nostra vita verso Dio.
Raccontiamo in questo straordinario tempo liturgico
la nostra fede, comunichiamo con la forza dell’amore, uniamoci alla comunità
con serena e sincera responsabilità di comunione e di collaborazione.
Vorrei incontrarvi, per riflettere brevemente
insieme su tutto ciò, venerdì 14
dicembre dalle ore 18,45 alle 20,00 nella Sala Iannone, anche per un
piccolo scambio di auguri natalizio.
Vi ricordo i prossimi incontri dei “lunedì della
fede” (3,10 e 17 dicembre alle ore 21,00), come da volantino “Sulla Sua Parola
… viviamo la nostra fede”.
Vorrei proporvi per il 2013 un cammino di
approfondimento del nostro Credo, in questi rispettivi giorni, sempre il
venerdì dalle ore 19,00 alle ore 20,00:
18 gennaio; 08 febbraio; 08 marzo; 12 aprile.
Vi aspetto e vi saluto con affetto, ringraziandovi
del servizio che offrite alla nostra comunità.
Don Alfredo