6 ottobre 2013
Eccellenza Rev.ma,
è
ormai consuetudine per la nostra comunità parrocchiale, nel giorno del Signore
e oggi pregustando, in qualche modo la festa della dedicazione della Chiesa
Cattedrale, riunirsi intorno a questo altare per rendere grazie al Padre per i
suoi innumerevoli benefici.
Il
consiglio pastorale parrocchiale, significativamente guidato da don Alfredo e da
don Patrizio, proprio nei giorni scorsi, ha riflettuto come la preghiera,
l’ascolto della Parola di Dio, l’Iniziazione cristiana nonché la catechesi
degli adulti, la celebrazione della Liturgia e la carità possono essere
dimensioni fondamentali per andare all’essenziale, ritrovare l’anima,
l’ispirazione vitale del nostro essere cristiani e del nostro operare.
L’obiettivo è ravvivare l’appartenenza di ciascuno a questa comunità e
rinnovare l’impegno ad annunciare, nelle varie forme e attraverso le varie
attività, il Vangelo.
In
questo anno pastorale, provocati dal Progetto Pastorale Diocesano “La tua fede
ti ha salvato!” riteniamo necessario
ridare significato ad ogni piccolo e
grande impegno perché il rischio alla stanchezza, l’abitudine nelle proposte,
il dare tutto per scontato nelle relazioni tra di noi e con ogni persona che si
avvicina con attese e speranze, che chiede accoglienza e condivisione, non
prendano il sopravvento. Desideriamo che la nostra comunità parrocchiale sia
ambiente favorevole a far maturare esperienze di fede, luogo di relazioni
rispettose delle diversità e spazio per esprimere una fraternità capace di raccontare
la nostra piena condivisione al progetto pastorale della nostra chiesa locale.
La
celebrazione eucaristica della domenica è, e deve diventare ancora di più, per
noi, il momento privilegiato per essere e ridiventare cristiani autentici
lasciandoci toccare dal Mistero che celebriamo e momento di raccoglimento per
tutte le iniziative pastorali. Nello stile di ogni cappellania, questa mattina
presenti in questa celebrazione, di ogni gruppo e associazione, ci sentiamo
chiamati ad accogliere il senso e il significato dell’essere convocati e vivere
l’accoglienza come esperienza significativa.
In
questa celebrazione, noi tutti, radunati
attorno a lei, pastore e padre nella fede, vogliamo gustare il suo abbraccio
che sentiamo espresso nella sua presenza, nella sua parola e nella sua
significativa condivisione delle gioie e delle ansie dei fedeli affidati alla sua cura pastorale e alla sua preghiera.