UFFICIO
LITURGICO
Sora,
22/06/2013
COMUNICATO
Reverendissimi
confratelli,
con la presente sono a comunicare che con decreto
del 1° Maggio da parte della Congregazione del Culto Divino e della
Disciplina dei Sacramenti è stato
disposto che anche nelle preghiere
eucaristiche II, III, IV del Messale Romano, dopo la Beata Vergine Maria, si faccia menzione del nome di San
Giuseppe, suo Sposo.
E’
sorprendente il fatto che il culto di S. Giuseppe sia stato introdotto
ufficialmente nella Chiesa in epoca tardiva, mentre sin dai tempi più remoti il ricordo o
la devozione del vir iustus sono
stati sempre vivi nella mente e nel cuore del Padri della Chiesa, degli
scrittori ecclesiastici, dei Pontefici, degli autori cattolici e dei fedeli. Se
una certa prudenza di non mettere in risalto la figura di S. Giuseppe si è
andata facendo strada in tempi nei quali la polemica in difesa della divinità
del Figlio di Dio e della verginità della Madre di Dio era alquanto accesa, un
riservato e silenzioso impulso maturava nell’animo umano verso lo sposo di
Maria e padre putativo di Gesù.
Nella
Chiesa Cattolica i fedeli hanno sempre manifestato ininterrotta devozione per
San Giuseppe e ne hanno onorato la memoria di Sposo castissimo della Madre di
Dio e Patrono celeste di tutta la Chiesa, al punto che già il Beato Giovanni XXIII, durante il
Concilio Vaticano II, decretò che fosse aggiunto il nome nell’antichissimo
Canone Romano. Benedetto XVI ha
voluto accogliere e approvare i devotissimi auspici giunti per iscritto da
molteplici luoghi, e ora Il Sommo
Pontefice Francesco ha confermato, considerando la pienezza della comunione
dei Santi che, un tempo pellegrini insieme a noi nel mondo, ci conducono a
Cristo e a lui ci uniscono.
Cordiali e fraterni saluti
Mons. Alfredo Di Stefano
Direttore