Domenica 21 Aprile, alle ore 16.30, S. Ecc. Mons. Gerardo Antonazzo, sarà accolto in Piazza Santa Restituta, la piazza della città di Sora, luogo di desiderio e di attese, di incontro e di confronto della comunità civile, dove il primo cittadino, dott. Ernesto Tersigni, gli rivolgerà il saluto di benvenuto, aprendogli così le porte e il cuore, le case e i luoghi dove si lavora e si soffre, perché il nuovo Pastore possa aiutare il cammino di ciascuno verso la pace e la giustizia.
Nella stessa piazza i presbiteri e i laici gli faranno corona e come Chiesa convocata dal suo Pastore, ci si dirigerà verso la Chiesa Cattedrale, con il canto delle litanie, perché nella comunione con i Santi, la Chiesa pellegrina nel tempo, riveli il desiderio di diventare Assemblea santa, purificata e rinnovata dall’incontro con il suo Signore.
Arrivati alla porta della Cattedrale, alle ore 17.00, il Vescovo bacerà il Crocifisso e aspergerà se stesso e i presenti entrando così nella Chiesa Madre, luogo del magistero del pastore, casa della comunione e della convocazione della realtà diocesana, spazio privilegiato di preghiera per elevare le lodi del Signore, memoria viva di una storia che attraverso i secoli ci inserisce nella tradizione più vera.
In presbiterio sarà accolto da Mons. Antonio Lecce, Amministratore Diocesano e da S. Ecc. Mons. Adriano Bernardini, Nunzio Apostolico, insieme ai Vescovi convenuti alla celebrazione, segno della fraternità che lega il collegio episcopale. Viene data lettura dal Cancelliere la Lettera Apostolica e annunciato l’insediamento del nuovo Vescovo con la consegna del pastorale, segno di continuità del ministero apostolico e siede così alla Cattedra nel canto festoso dell’ Assemblea, ricevendo i primi saluti di alcuni membri – presbiteri, religiosi, laici – della comunità diocesana.
Nel frattempo l’Assemblea convenuta in Piazza Indipendenza partecipa, ascoltando ciò che si è celebrato in Cattedrale, mentre attende la processione d’ingresso che scenderà da Via XI Febbraio con i presbiteri e i Vescovi, per la prima celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Gerardo, alle ore 17.30.
I canti eseguiti dal un grande coro polifonico di 120 elementi, formato da cantori provenienti dalla Corale polifonica della Cattedrale e dalla Corale polifonica “Armonie di Valleradice”, con i Cori di Assemblea: le Corali di Fontechiari e della Cappellania di Valfrancesca, diretti dal M° Alessandro Alonzi, terrà viva nell’assemblea, cosi numerosa e diversificata, il senso bello e festoso di una Assemblea viva e partecipe.
Arrivati al luogo della celebrazione, ha inizio il solenne rito eucaristico con la liturgia della Parola della Domenica del Buon Pastore, e nello spirito di una fede che nasce dall’ascolto e suggella la sua comunione con il pane e con il vino, l’animazione liturgica, attraverso la ministerialità, saprà esprimere la bellezza di un evento che manifesta la Chiesa e la rivela alla manifestazione più piena.
Ambone e altare, sul cui fondo in alto sarà posto il Crocifisso del 1700, al cui piede sta la sede del Vescovo, pastore – presidente, addobbata di fiori e piante, sapranno indicare la forza di una liturgia dove opera l’amore di Dio. I colori e le luci, il suono e le parole, daranno al linguaggio liturgico la possibilità di esprimere la verità del mistero di Cristo che passa attraverso le preghiere e il rito.
L’offertorio costituirà nella celebrazione un momento in cui le sei zone pastorali insieme al pane e al vino, consegneranno al nuovo pastore i doni del proprio territorio per dare voce a chi non ha voce ed esprimere il desiderio di condividere insieme le gioie e le sofferenze di tutti.
L’omelia manifesterà i semi della speranza per una Chiesa che vuole crescere nella fede ed esprimere, a tutti i livelli, una vera tensione educativa.
La conclusione dell’intensa celebrazione vedrà il canto popolare “è l’ora che pia “ dinanzi all’immagine della Madonna di Loreto, venerata in molte parrocchie della nostra diocesi e custodita nella Chiesa di San Lorenzo Martire in Isola del Liri.
Ad essa, incensata e contemplata, il nuovo Pastore affiderà la comunità cristiana, benedicendo tutti e camminando in mezzo a tutti“come lampada che arde e risplende per la gloria di Dio e per il bene degli uomini e dei nostri fratelli”.
Mons. Alfredo Di Stefano